In un modo di acronimi al più incomprensibili ed insignificanti per la gente comune, l’obiettivo dell’Associazione Elettrica Sarda e delle CER disseminate in tutto il territorio sardo è quello di renderli familiari ai cittadini dell’isola raggiungendo obiettivi concreti in ermini di sconto in bolletta. Ma intanto però la stampa continua a fare breccia sullo stomaco delle persone con una interminabile ed insensata crociata contro le energie rinnovabili, divenute all’improvviso la causa di tutti i mali, favorendo indirettamente il mantenimento di un sistema agganciato alle fonti fossili, alla faccia di tutto il movimento ambientalista che si è mosso negli ultimi 40 anni e proprio nel momento in cui ormai non esiste più dubbio sulla responsabilità del’uomo sugli attuali a catastrofici cambiamenti climatici in atto. Lasciamo poi perdere la moda del c.d. negazionismo o complottismo. Tutti avranno sentito con le proprie orecchie la fatidica frase ad effetto “mio nonno era un grande fumatore eppure è vissuto sino a 90 anni”, eppure nessuno si sognerebbe (spero bene) di affermare che il fumo di sigaretta non sia nocivo alla salute. Succede invece che si neghi l’evidenza sui cambiamenti climatici, forse perché non abbiamo ancora visto la nostra casa al mare sott’acqua e pensiamo che sarà un problema dei nostri nipoti o perché i problemi agricoli connessi oggi sono attenuati dai progressi tecnologici e dalle caratteristiche delle economie globali, ma dobbiamo ricordarci che gli stessi cambiamenti climatici naturali, in passato, hanno determinato la fine di grandi civiltà ed immensi imperi.

Ma come spiegare la facilità con la quale la stampa riesce a fare breccia sulla pancia dei lettori facendoli indignare contro le energie rinnovabili? Purtroppo ancora oggi troppi investitori non mettono sufficiente impegno nel dialogare con i territori e non creano un collegamento “economico” con le persone. Come Associazione Elettrica Sarda e come orgogliosi soci dell’Associazione SARDI PER LE RINNOVABILI rdobbiamo considerare che purtroppo non tutti riescono a mantenere la necessaria razionalità e valutare le ricadute profonde e positive delle rinnovabili senza toccarle con mano, ma troppe aziende sembra che continuino a sottovalutare ampamente questo aspetto. A volte è soprattutto un problema di comunicazione e le cose talvolta vengono anche fatte bene, ma comunicate malissimo. Quando poi tutti i servizi connessi ad un nuovo impianto di energia rinnovabile vengono affidate ad aziende c.d. continentali ed ai sardi non rimane nemmeno quello le cose si complicano. La colpa? Anche di noi sardi, spesso poco avvezzi all’impresa e molto più inclini al posto fisso. Certo è che (e lo ripeterò sino alla nausea) se vieni a Macomer, costruisci 20 MW e poi sparisci senza stipulare un solo contratto con un’azienda sarda qualcosa non torna. Lasciando per giunta le aziende locali senza potenza disponibile in Cabina Primaria e quindi senza la possibilità di connettere piccoli impianti a servizio dei propri consumi. Qua è evidente che insistono delle criticità che sono da rimuovere. Ricordiamoci ad esempio che l’attuale quadro regolatorio impedisce inoltre la cessione dell’energia senza che si passi al GME ed anche questo è un grosso problema che ho sollevato in V commissione RAS. Sinché facciamo decine di MW senza poter vedere uno straccio di risultato in bolletta sarà ben difficile contrastare la stampa scandalistica che avrà gioco facile ad indicare gli investitori come meri speculatori (ma è falso che prendano incentivi. La realtà è che poi svendono l’energia a costo bassissimo al GSE, cioè l’Agenzia delle Entrate che poi è l’unica davvero a specularci).

Serve urgentemente un modello completamente nuovo di investimento nelle rinnovabili. La gente, dai tempi dell’antica Roma, ha un atteggiamento molto (troppo?) pragmatico: cosa me ne viene? E l’ambiente o i vantaggi futuribili da opporre all’arrembante populismo non bastano. Oggi bisognerebbe mettere in campo un modello di sviluppo capace di incidere sulle bollette.. Ecco perché abbiamo fatto nascere l’Associazione Elettrica Sarda e parlo di CER, SMART GRID, BESS e GME. Siamo sempre a disposizione di tutti gli investitori e come Associazione Elettrica Sarda li invitiamo a cambiare paradigma. Tra l’altro, in coerenza con questo, in occasione della presentazione della CER del Marghine del 27 Maggio ore 17 presso l’aula consiliare di Macomer, avremo ospiti dei piccoli investitori pronti ad investire nelle CER. e

Concludiamo tornando agli acronimi del titolo: CER, SMART GRID, BESS e GME

Le CER sono le Comunità energetiche Rinnovabili che creiamo come Associazione per garantire un collegamento economico, ambientale e sociale con gli investimenti per le rinnovabili.

Le SMART GRID sono i sistemi complessi che mirano a creare a macchia di leopardo aree efficienti e parzialmente autonome nellla distribuzione di energia elettrica al fine di massimizzare l’autoconsumo fisico delle rinnovabili incidendo direttamente nelle bollette.

Le BESS (Battery Energy Storage System) sono i sistemi si accumulo che contribuiscono a garantire il miglior bilanciamento del sistema elettrico e una superiore autonomia energetica di un’abitazione, di un’azienda o di un gruppo di abitazioni od un gruppo di aziende o, ancora, di un’area residenziale o un’area industriale. Le BESS quindi non sono altro che uno strumento da utilizzare sapientemente nei progetti SMART GRID integrati con le Comunità Energetiche.

Il GME (Gestore dei Mercati Energetici) infine non è che il mercato elettrico regolato, quello al’ingrosso che a nostro parere dev’essere in parte riformato ed in parte legalmente “aggirato” attraverso una programmazione strutturale del sistema elettrico che carichi molto meno il sistema di alta tensione per risolversi primariamente all’interno delle Cabine Primarie, cioè delle sottostazioni, che poi è proprio la finalità principale che muove l’attività delle CER alle quali la nostra Associazione Elettrica Sarda dedica le maggiori energie.

Un sfida difficile? Certo, perché si tratta di una sfida epocale, ma noi l’abbiamo raccolta e andiamo avanti con determinazione verso l’obiettivo delle bollette più leggere creando un rapporto di confidenza tra i cittadini e gli acronimi CER, SMART GRID, BESS e GME.

Infine un invito a tutti gli investitori: contattateci per costruire insieme in rapporto tra le rinnovabili ed i cittadini sardi. La nostra Associazione nasce con questo scopo.

No responses yet

Lascia un commento