A tre anni dalla sua nascita, l’Associazione Elettrica Sarda raggiunge un traguardo di grande rilievo istituzionale: il riconoscimento formale con atto notarile sottoscritto presso lo studio del notaio Gianni Fancello a Macomer.

Questo passaggio ufficiale si è reso necessario in seguito alla crescente adesione da parte di numerosi Comuni sardi, che hanno individuato nell’Associazione il punto di riferimento più solido e concreto per lo sviluppo delle Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) nell’isola. Con questo riconoscimento, l’Associazione può oggi essere considerata la più grande e diffusa Comunità Energetica della Sardegna, sia per numero di soci che per capacità progettuale ed estensione territoriale.


Tre anni di attività e risultati concreti

Fondata con l’obiettivo di promuovere la transizione energetica dal basso, l’Associazione Elettrica Sarda ha saputo in pochi anni diventare un attore protagonista nel panorama regionale, affermandosi come il soggetto più dinamico e innovativo nel campo delle CER.

Tra le iniziative più significative realizzate in questi tre anni si ricordano:

  • Avvio e coordinamento delle prime Comunità Energetiche Rinnovabili in diversi territori della Sardegna, con progetti pilota che hanno aperto la strada alla diffusione del modello.
  • Inserimento di impianti di produzione energetica da fonti rinnovabili in vari Comuni, tra cui 600 kWp a Tortolì, 300 kWp a Pattada, 999 kWp a Bultei e uno da 999 kWp in fase di realizzazione a Nuoro, garantendo così benefici concreti in termini di riduzione dei costi e maggiore autonomia energetica, a cui aggiungere altri 60 impianti residenziali diffusi un tutto il territorio sardo.
  • Attività di divulgazione e sensibilizzazione, con incontri pubblici, seminari e convegni che hanno contribuito a far conoscere ai cittadini, alle imprese e alle amministrazioni locali le potenzialità delle CER.
  • Supporto tecnico-amministrativo agli enti locali e ai privati interessati, offrendo consulenza e assistenza nella costituzione e gestione delle comunità energetiche.
  • Promozione del modello sardo di comunità energetica, che coniuga innovazione tecnologica e valorizzazione delle risorse locali, diventando esempio di riferimento anche a livello nazionale.

Un punto di svolta per il futuro energetico della Sardegna

Il riconoscimento con atto pubblico segna dunque un punto di svolta: da realtà associativa in crescita, l’Associazione Elettrica Sarda si consolida ora come istituzione strutturata e riconosciuta, capace di dialogare con enti pubblici, comunità locali e soggetti privati con maggiore forza e legittimità.

La sfida per i prossimi anni sarà quella di estendere ulteriormente la rete delle CER, rendendo la Sardegna non solo un laboratorio di innovazione energetica, ma anche un territorio capace di conquistare una vera indipendenza energetica fondata sulle rinnovabili e sulla partecipazione attiva delle comunità.

Per informazioni e supporto per Comuni, cittadini ed aziende potete consultare il sito isrituzionale ela mappa delle CER attive che coprono ormai tutto il territorio sardo.


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