L’Associazione Elettrica Sarda? La più estesa Comunità Energetica della Sardegna
In un’epoca in cui la transizione energetica è una priorità politica e ambientale, la Sardegna si distingue con un modello di cooperazione che guarda al futuro: l’Associazione Elettrica Sarda, attualmente la più estesa comunità energetica dell’isola, rappresenta un riferimento concreto per Comuni, imprese e cittadini interessati a un modello di produzione e consumo condiviso di energia rinnovabile.
Fondata per promuovere l’indipendenza energetica dei territori, l’Associazione riunisce enti pubblici e soggetti privati in un progetto comune: produrre energia pulita localmente, abbattere i costi in bolletta, ridurre le emissioni e redistribuire i benefici economici sul territorio. Con impianti già operativi o in fase di attivazione in 35 diverse cabine primarie delal Sardegna, la CER dell’AES è di fatto presente in oltre 100 comuni sardi con configurazioni già attive e riconosciute o in fase di riconoscimento dal GEstore dei Serviz Energetici ed è così che l’Associazione sta costruendo una vera e propria rete di autosufficienza energetica.
Un’opportunità strategica anche per i Comuni
Uno degli aspetti più interessanti riguarda i vantaggi per i Comuni che decidono di aderire. Secondo i criteri di valutazione dei bandi regionali per le Comunità Energetiche Rinnovabili (CER), l’adesione all’Associazione Elettrica Sarda garantisce un punteggio aggiuntivo fino a 3 punti, elemento che può fare la differenza nell’ottenimento dei finanziamenti.
Un incentivo, questo, che riconosce il valore della progettazione condivisa e della rete già attiva, premiando i Comuni che scelgono di non partire da zero, ma di inserirsi in un modello già consolidato.
Un modello aperto, replicabile e solidale
A differenza di molte CER nate in forma isolata e con visione ristretta, l’Associazione Elettrica Sarda ha scelto un approccio federato e inclusivo, mettendo a disposizione un know-how tecnico, normativo e organizzativo già testato, semplificando la burocrazia e abbattendo i costi per i nuovi aderenti.
L’energia condivisa, in questo contesto, diventa anche energia sociale, capace di generare sviluppo locale, lavoro qualificato e una maggiore consapevolezza ambientale.
Perché aderire?
- 3 punti in più nei bandi regionali CER per i Comuni aderenti
- Accesso facilitato a impianti, progetti e consulenza tecnica
- Riduzione dei costi energetici per amministrazioni, famiglie e imprese
- Partecipazione a un modello federale di gestione energetica locale
- Tutela dell’ambiente e valorizzazione delle risorse rinnovabili del territorio
Per chi amministra un Comune, oggi più che mai, la scelta dell’autonomia energetica non è solo una questione tecnica, ma una scelta politica: stare fermi o entrare nella rete di chi lavora ogni giorno per una Sardegna più verde, più giusta e più indipendente.
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