Mentre in troppi vedono nelle Comunità Energetiche semplici macchine per raccogliere incentivi, l’Associazione Elettrica Sarda lancia una sfida: tornare al vero significato di CER e costruire un futuro energetico libero, concreto e partecipato.
Il nostro modello è diverso. È rivoluzionario. Ed è, al momento, l’unico realmente capace di accelerare la crescita delle rinnovabili in Sardegna e centrare gli obiettivi del RePowerEU.
Il problema di fondo è doppio:
- Concettuale, perché si continua a ridurre le CER a una caccia al contributo, ignorando la loro funzione primaria: ricucire il legame tra energia, ambiente e cittadini.
- Relazionale, perché senza una visione solida, le CER non vengono considerate interlocutori seri dagli investitori. Così, ogni progetto oltre 1 MWp viene automaticamente escluso dai tavoli che contano.
Il risultato? Le grandi opportunità restano in mano ai soliti noti, alle grandi aziende nazionali che delle Comunità Energetiche vogliono fare solo business senza alcuna visione di sostenibilità reale.
Gli incentivi alle CER sono solo uno strumento transitorio che incentivi la loro nascita e sviluppo, ma in futuro dobbiamo attenderci una realtà senza incentivi, capace di autosostenersi secondo logiche di economicità e raggiungimento degli obiettivi.
Noi, invece, vediamo più lontano.
I grandi impianti non sono esclusi dalle CER. Sono solo esclusi dagli incentivi.
E noi non interessiamo solo degli incentivi: costruiamo comunità vere, territori liberi, economie circolari dell’energia.
Per questo pensiamo e agiamo come una super CER territoriale, capace di integrare grandi impianti, cittadini, imprese e istituzioni in un’unica rete autonoma e vitale. Ed ecco perché facciamo un apppello alle grosse multinazionali perché progettino e realizzino i grossi impianti costruendo assieme a noi le condizioni per le ricadute economiche, ambiientali e sociali dei territori interessati.
Chi continua a ragionare in piccolo, rincorrendo due spiccioli di incentivo, rischia di rimanere tagliato fuori. Chi sceglie la strada dell’Associazione Elettrica Sarda sceglie il futuro.
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