Il giorno 22 Aprile 2025 ho ricevuto sulla casella postale dell’Associazione Elettrica Sarda una buona novella, cioè una comunicazione con oggetto PROD-Atto d’Obbligo richiesta n. CRPR000000XXX ed il seguente testo:

con la presente la informiamo che, a valle dell’emanazione del decreto di concessione da parte del Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica, la Corte dei conti ha provveduto alla registrazione del decreto di concessione afferente al contributo in conto capitale da lei richiesto.

Pertanto, la invitiamo ad accedere al Portale informatico SPC per inviare l’Atto d’Obbligo sottoscritto e corredato da documento di identità in corso di validità ed eventuale procura.

Per inviare l’Atto d’Obbligo, è necessario accedere alla sezione “GESTIONE RICHIESTE”, selezionare “RICHIESTE GIÀ INVIATE O DA INVIARE – CONTRIBUTO PNRR MISURA M2C2I1.2”, cliccare sul tasto “Invia Atto d’Obbligo” associato alla richiesta in oggetto e seguire le istruzioni riportate nell’apposita scheda denominata “Atto d’Obbligo”. Una volta ultimato il caricamento della documentazione richiesta, occorre confermare le operazioni attraverso il tasto “Invia Atto d’Obbligo”.

Le ricordiamo che, qualora non venga inviato l’Atto d’Obbligo, non sarà possibile proseguire con la richiesta di anticipazione o con la rendicontazione delle spese e conseguente richiesta di erogazione della quota intermedia o del saldo del contributo.

Sono immediatamente amdato al portale e ho scaricato il seguente documento:

Ora, ringraziando e guardando sempre al bicchiere mezzo pieno, cioè al fatto che comunque qualcosa si è mosso sul fronte della concessione dei contributi PNRR degli impianti che entrano in CER e che ho grande rispetto per il lavoro della P.A. che sicuramente non è facile, non posso non rilevare che la comunicazione è relativa da una istanza del mese di Agosto 2024, quindi non porprio l’altro giorno e che il documento contiene un numero impressionante di riferimenti di legge risultando praticamente impossibile da digerire finanche da un legale navigato che non risulti particolarmente uso alla materia. In sintesi il documento invita l’utente a predisporre la documentazione di spesa, nel rispetto del programma di spesa approvato, secondo le procedure stabilite nelle Regole Operative, nel SiGeCo e nelle Linee Guida per i Soggetti Attuatori del MASE, nonché nelle eventuali ulteriori indicazioni e linee guida specifiche per l‘attuazionedell’Investimento 1.2 adottate dal Ministero o dal GSE e pubblicate sui propri siti istituzional ed ad inoltrare le richieste di pagamento con indicazione del codice CUP e COR al Ministero, per il tramite del GSE, entro e non oltre i termini indicati nelle Regole Operative. Più in particolare prevede che l’utente si obbliga a “rispettare l’obbligo di indicazione del CUP e il Codice Identificativo di Gara (CIG), ove pertinente, su tutti i documenti probatori dei pagamenti e delle spese effettivamente sostenute ed esposte”e a garantire l’utilizzo di un conto corrente dedicato necessario per l’erogazione dei pagamenti e l’adozione di un’apposita codificazione contabile e informatizzata per tutte le transazioni relative al progetto per assicurare la tracciabilità dell’utilizzo delle risorse del PNRR;

Queste prescrizioni rischiano di mettere in discussione quanto fatto sino ad ora, in quanto nessun utente ha aperto un conto corrente bancario dedicato ad hoc e nemmeno poteva riportare i codici CUP e CIG su ogni pagamento e bonifico, visto che lo stesso GSE aveva dato il via libera alla possiblità di inziare i lavori alla semplice presentazione dell’istanza e quindi con una procedura ancora priva dei codici in parola.

Speriamo solo che non ci si infili in un imbuto amministrativo o in un incubo procedurale, anche considerando che sino a questo momento il GSE ha dimostrato di essere soggetto attuatore estremamente attento e collaborativo.


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