In un’epoca dominata da disinformazione e polarizzazione, i cambiamenti climatici vengono talvolta ancora trattati come un’opinione, un’ideologia o peggio una fake news. Tuttavia, la comunità scientifica internazionale è unanime: i cambiamenti climatici sono una realtà misurabile, osservabile e largamente causata dall’attività umana. Questo articolo si propone di chiarire perché negare i cambiamenti climatici non è solo un errore, ma un pericoloso freno alla transizione ecologica.
Personalmente ho avuto modo di occuparmi dell’argomento, indirettamente, nel mettere in evidenza che per questioni legate al rientro economico delle visualizzazioni, si assiste ad una tendenza alla radicalizzazione delle posizioni ed una nefasta tendenza scandalistica. Se avete tempo e voglia questo è l’articolo.
I recenti interventi di Lega Ambiente e dell’Agenzia Internazionale per l’Ambiente non fanno che confermare la realtà dei fatti, (che poi è uno dei motivi principali che hanno mosso i componenti dell’Associazione Elettrica sarda ad impegnarsi in prima persona nello sviluppo di un modello utile a favorire una transizione energetica che parta dal basso), dati a disposizione di chiunque e di recente ribaditi dall’Associazione Sardi per le Rinnovabili e Dottor Giorgio Querzoli dell’Università di Cagliari nell’ultimo incontro tenutosi nell’aula consiliare del Comune di Pattada.
Ma sosa sono i cambiamenti climatici?
Con “cambiamenti climatici” si intende l’alterazione su larga scala e a lungo termine delle temperature e dei modelli climatici della Terra. Sebbene vi siano naturali cicli climatici, i dati raccolti negli ultimi 150 anni mostrano un’accelerazione senza precedenti delle temperature medie globali, in stretta correlazione con l’aumento delle emissioni di gas serra legate a combustibili fossili, deforestazione e industrializzazione.
Le prove scientifiche sono schiaccianti
- L’IPCC (Intergovernmental Panel on Climate Change), organismo delle Nazioni Unite, riunisce migliaia di scienziati da tutto il mondo: tutti i suoi report confermano che l’attività umana è la principale causa del riscaldamento globale.
- Le temperature globali medie sono aumentate di circa 1,1°C dal periodo preindustriale.
- Lo scioglimento dei ghiacci, l’innalzamento del livello del mare, l’acidificazione degli oceani e l’aumento degli eventi meteorologici estremi sono fenomeni misurabili.
- La NASA, la NOAA, l’Organizzazione Meteorologica Mondiale e le accademie scientifiche di tutti i Paesi industrializzati concordano: il cambiamento climatico è reale e urgente.
Perché non è una fake news? Una fake news si basa su dati falsi, manipolazioni o interessi politici. I cambiamenti climatici, al contrario, sono:
- Basati su dati verificabili (temperatura, CO2, eventi climatici);
- Riconosciuti da oltre il 97% degli scienziati del clima;
- Coerenti su scala globale: nessun continente è escluso dagli effetti.
Le conseguenze del negazionismo climatico Negare il cambiamento climatico significa ritardare o sabotare le politiche di mitigazione e adattamento. Questo si traduce in:
- Maggiore vulnerabilità per le fasce deboli della popolazione;
- Costi economici crescenti per danni da alluvioni, incendi, siccità;
- Rischi sanitari, migrazioni forzate e instabilità sociale.
Cosa possiamo fare? Affrontare i cambiamenti climatici significa:
- Investire in energia rinnovabile e comunità energetiche (come quelle promosse dall’Associazione Elettrica Sarda);
- Ridurre l’uso di combustibili fossili;
- Cambiare abitudini di consumo e mobilità;
- Sostenere politiche pubbliche climaticamente responsabili.
Conclusione
I cambiamenti climatici non sono una quindi teoria, né una narrativa ideologica: sono un fatto scientifico, confermato ogni giorno da misurazioni, analisi e impatti concreti. Negarlo oggi significa compromettere il domani. Informarsi, agire e partecipare sono le uniche strade per costruire un futuro sostenibile per le generazioni presenti e future. e noi dell’Associazione Elettrica Sarda ci stiamo impegnando per attenuarne le disastrose conseguenze.
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